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Biogas: energia dagli “scarti”

blog_09 - Green Knowledge
Lug 06 2016

Biogas: energia dagli “scarti”

Una importante fonte di energia da annoverare tra le fonti “intelligenti” è quella resa disponibile dal processo di trasformazione chimica basato sulla digestione anaerobica di sostanze organiche di scarto, che crea un gas composto in prevalenza da metano e dalle caratteristiche energetiche estremamente interessanti.

Il processo di digestione anaerobica si basa sul principio che, in assenza di ossigeno, l’impiego di alcuni microrganismi riesce a scomporre, attraverso un procedimento biochimico abbastanza complesso, la sostanza organica in un gas a base di metano. Il gas così ottenuto potrà essere trasformato, attraverso impianti di cogenerazione, in energia elettrica ed in energia termica oppure utilizzato direttamente in sostituzione del metano da autotrazione per alimentare i propri mezzi di trasporto.

La produzione di biogas si è, nel nostro Paese, notevolmente diffusa in tempi molto recenti grazie ai generosi incentivi pubblici previsti per questa tecnologia e che però sono, nella stragrande maggioranza dei casi, stati destinati ad impianti di grande dimensione alimentati da sostanze organiche all’uopo coltivate (mais, sorgo o triticale), spesso criticati, a torto o a ragione, per la presunta “immoralità” di creare energia da prodotti destinati all’alimentazione.

Questo fenomeno di “gigantismo” degli impianti a biogas, pressoché sconosciuto in altri Paesi europei dalla più lunga tradizione di riutilizzo degli “scarti”, è stato oggetto di una profonda revisione effettuata dal legislatore in occasione della definizione dei nuovi criteri di incentivazione delle energie rinnovabili.

Il nuovo quadro normativo predilige e premia maggiormente impianti di più piccola dimensione, alimentati da scarti di produzione agricola o da liquame animale e che siano dimensionati quindi per lavorare con gli “scarti” tipici delle aziende agricole. Una particolare attenzione del legislatore, nell’assegnazione di ulteriori premialità in termini di contributi pubblici, è destinata agli impianti che invece che destinare il gas prodotto alla combustione per generare energia elettrica siano progettati per utilizzare il gas stesso come carburante da trazione (biometano).

Ottime soluzioni di produzione di biogas possono essere ottenute anche dalla fermentazione di materiale organico non direttamente collegato al ciclo produttivo dell’azienda agricola, ma con una caratterizzazione più “industriale”: scarti organici dell’agro-industria, scarti di macellazione, frazione organica della raccolta differenziata.

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