In primo luogo è necessario effettuare una “prova generale” dell’esistenza di tutta la documentazione e dei dati che, in caso di controllo o verifica dell’Ente che eroga gli incentivi, possono essere richiesti. Tutto quanto necessario va conservato in un raccoglitore sempre aggiornato ed a disposizione delle Autorità.
Il Libro Mastro dell’impianto.
La proprietà di un impianto energetico implica la necessità di dover osservare una specifica disciplina spesso soggetta a variazioni e nei confronti di una moltitudine di soggetti: Agenzia Dogane, AEEG, Terna, MISE, etc. Sono stati rispettati nel tempo tutti gli adempimenti previsti? E’ necessario effettuare regolarizzazioni?
I contributi previsti sono incassati regolarmente? Esistono posizioni di credito da incassare? La fatturazione elettronica è regolare? Il sistema di valorizzazione dell’eventuale energia ceduta in rete è corretto? Una semplice tenuta di contabilità dedicata può essere molto utile a questo proposito.
Il controllo tecnico va inteso in due sensi: in primo luogo come regolarità tecnica alle prescrizioni delle varie autorità competenti (es: emissioni, protezione interfaccia di rete, etc). Ma soprattutto come corretto funzionamento tecnico: in questo ambito è opportuno sottoporre l’impianto a ispezioni e verifiche periodiche (es: termografia annuale, etc) per monitorarne il rendimento.
La produzione e le performance sono in linea con le attese? Esiste un sistema di telecontrollo e alert? Le coperture assicurative sono adeguate alla gestione dei rischi? Esistono sistemi di manutenzione predittiva e programmata? Tutti questi elementi vanno verificati periodicamente in un report specifico di funzionamento.
L’investimento effettuato nell’impianto deve essere costantemente migliorato. L’energia prodotta è utilizzata in modo conveniente? E’ possibile inserire sistemi di accumulo? E’ possibile ottimizzare i consumi propri o di terzi con il profilo di produzione? Sono necessari ampliamenti per soddisfare nuove esigenze?
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