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Settore terziario

Green Knowledge

Settore terziario

In un panorama di progressivo trasferimento delle attività economiche dal settore industriale a quello dei servizi l’entità dell’insieme dei consumi energetici del settore terziario è cresciuto negli ultimi decenni a tassi molto elevati. Le ampie differenze di esigenze energetiche delle aziende che rappresentano il settore, tuttavia, non ha ancora consentito l’affermarsi di soluzioni “tipiche” valide in via trasversale per i diversi soggetti e la gestione degli interventi di ogni utente necessita di un approccio molto personalizzato.

Il metodo di lavoro di Green Knowledge, basato sulla creazione di gruppi di lavoro di professionalità specifiche per ogni progetto, trova nelle applicazioni in questo settore una delle occasioni di maggiore efficienza operativa: ogni situazione di partenza viene affrontata coinvolgendo gli specialisti tecnici e le banche o le ESCo più esperte del settore, in modo da garantire un team in grado di costruire una soluzione tecnica e finanziaria ottimale.

Soluzioni per settore alberghiero e ricettività

L’offerta di servizi nel settore alberghiero e della ricettività è sempre più collegata a crescenti livelli di consumo energetico inteso come fattore intrinseco di creazione di valore: ad esempio, la climatizzazione estiva delle camere e dei locali, fino a pochi anni fa riservata alle strutture a 4 e 5 stelle, rappresenta ormai uno standard imprescindibile per attirare una clientela mediamente qualificata. L’offerta di piscine riscaldate anche nella stagione primaverile o autunnale consente l’allungamento della stagionalità dell’offerta; la presenza di SPA interne e di centri benessere permette un posizionamento su livelli di tariffa medio/alta. L’uso di una razionale ma sapiente illuminotecnica dei giardini, degli spazi comuni e delle camere comunica suggestioni ricche di valore aggiunto alla clientela.
Non necessariamente la gestione dell’energia come fattore di produzione del settore deve rappresentare l’accettazione di un costo aggiuntivo da cercare di comprime limitando il servizio offerto. Per la nostra esperienza, anzi, è possibile impostare e gestire il sistema energetico complessivo di una struttura ricettiva in maniera “attiva” ottenendo livelli ottimali di comfort e erogazione del servizio unitamente a risparmi economici rilevanti.

Comunità, residenze e case di riposo

Il settore della ricettività e delle residenze protette ha, da un punto di vista energetico, tutte le caratteristiche di una struttura alberghiera unite alla necessità di rispetto di prescrizioni e vincoli sanitari tipici del settore delle cliniche e dei servizi ospedalieri.
Le strutture in questione, inoltre, sono spesso emanazione di organizzazioni pubbliche (ex IPAB o RSA) o di onlus appartenenti al terzo settore e quindi tipicamente portate a indirizzare i propri investimenti verso l’attività socio assistenziale piuttosto che verso una gestione efficiente dell’energia.
In queste strutture è normalmente possibile progettare interventi (finanziati da banche specialistiche o direttamente da ESCo) che, partendo dalla messa a norma di tutta l’impiantistica esistente, possano riguardare ogni aspetto dell’uso finale dell’energia: illuminazione interna ed esterna, riscaldamento invernale, climatizzazione estiva, ricambio e trattamento dell’aria, produzione di acqua calda sanitaria, uso di calore e forza motrice per servizi di lavanderia e cucina.
Affrontare la gestione dell’energia come un unico sistema da rendere efficiente consente, in questo particolare settore, economie davvero rilevanti, anche grazie agli importanti incentivi pubblici previsti dalle differenti normative statali e regionali.

Distribuzione e centri commerciali

Il sistema della distribuzione commerciale sta diventando uno dei settori a più elevata intensità energetica delle economie avanzate. L’uso dell’energia in questo settore non è collegato a cicli produttivi veri e propri e quindi facilmente individuabile, ma è connesso a diverse tipologie di utilizzi: l’illuminazione, che rappresenta un elemento essenziale nella creazione di valore del processo di vendita ma che, parallelamente, rappresenta un costo industriale molto sensibile degli spazi adibiti a magazzino e parcheggio. Ma anche la climatizzazione estiva ed invernale ed il trattamento dell’aria che, da un lato, costituiscono un costo puro della struttura distributiva ma dall’altro rappresentano il principale indicatore di comfort per i clienti che decidono di “passare del tempo” nella struttura stessa. E ancora le necessità della “catena del freddo”, ossia l’uso efficiente del sistema di trattamento dei prodotti congelati e surgelati e del relativo sistema di stoccaggio in celle e banchi frigoriferi o in mezzi di trasporto idonei per la distribuzione ai punti vendita.
La progettazione e la gestione dei sistemi energetici di queste strutture è normalmente affrontata in maniera qualificata all’atto della creazione del centro commerciale o del sistema distributivo: molto spesso, tuttavia, la gestione nel tempo delle soluzioni tecnologiche inizialmente adottate è considerata come un’attività secondaria e di “routine” e viene a mancare la necessaria attenzione all’ottimizzazione offerta dalle continue novità tecnologiche e normative che, se attentamente valutate, potrebbero rappresentare un’importante area di recupero di redditività generale.

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