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Energie intelligenti: perche’?

blog_01 - Green Knowledge
Nov 14 2017

Energie intelligenti: perche’?

Le fonti energetiche o fonti di energia, rappresentano le sorgenti di energia a disposizione dell’umanità che possono essere utilizzate per eseguire un lavoro, produrre calore e comunque ottenere una utilità e la loro importanza è cresciuta net tempo in funzione del passaggio delle nazioni e delle organizzazioni sociali da modelli pre-industriali a modelli industriali e post-industriali.

Alcune di esse sono fonti esauribili o non rinnovabili, essenzialmente i combustibili fossili (petrolio, carbone, gas naturale) e nucleari (uranio): l’uso di tali fonti è iniziato sostanzialmente con la rivoluzione industriale ed è cresciuto esponenzialmente nel corso del 900.
Le fonti non rinnovabili  rappresentano tutt’oggi oltre il 90% del consumo di energia a livello mondiale. La disponibilità di queste fonti è attualmente ancora abbastanza elevata e di conseguenza il costo relativamente basso. Tuttavia, per definizione stessa di energia non rinnovabile, esse sono associate a delle riserve finite, non inesauribili e ciò non può non indurre forti preoccupazioni riguardo alla loro disponibilità futura e, di conseguenza, alla inevitabile crescita del loro prezzo sul mercato negli anni a venire.

Va poi considerato il fatto che al basso costo di tali fonte energetiche non viene associato una componete determinante della valutazione di convenienza, ossia il costo delle esternalità che esse implicano in termini di danni ambientali (effetto serra, inquinamento dell’aria, disastri ecologici, smaltimento delle scorie).

Va aggiunto, inoltre, che il sistema energetico basato su fonti non rinnovabili ha importanti implicazioni sociali e geopolitiche, dal momento che la gestione dell’approvvigionamento di tali fonti rappresenta uno dei principali elementi di potere e rigidità del mondo globalizzato.

Altre fonti energetiche sono rinnovabili, ossia per loro caratteristica intrinseca <<…si rigenerano almeno alla stessa velocità con cui vengono consumate o non sono “esauribili” nella scala dei tempi “umani”…>> e quindi, per estensione, il loro utilizzo << …non pregiudica le risorse naturali per le generazioni future…>>.
Queste fonti sono: l’energia solare, quella idroelettrica, quella eolica e quella da biomasse (legna da ardere) e hanno tutte, tuttavia, la propria origine comune nell’energia solare.
Il sole, infatti, non è soltanto l’ovvia sorgente dell’energia solare, ma è indirettamente l’origine  anche di quasi tutte le altre forme di energia: il moto dei venti è determinato dalle differenze di temperatura in atmosfera, l’evaporazione delle acque e il ciclo delle piogge, che sono alla base della fonte idroelettrica, sono causate dalla radiazione solare, la fotosintesi determinata dalla luce solare dà vita al mondo vegetale. A ben vedere, in tal senso, anche le fonti fossili sono “depositi” di energia solare conservati in forma fossile nel sottosuolo da milioni di anni.
Dal punto di vista dell’impatto ambientale non presentano esternalità di alcun genere. Possono inoltre essere sfruttate da tutti, attraverso milioni, miliardi di piccoli impianti che possono rendere ognuno indipendente per le proprie esigenze.

Le fonti rinnovabili quindi sono inesauribili, abbondanti (si consideri che l’energia solare che investe la Terra ogni giorno è migliaia di volte superiore ai consumi mondiali di un anno intero), pulite, democratiche, ma hanno un costo di trasformazione dell’energia che, fino a qualche anno fa, le rendeva poco attraenti rispetto alle fonti “fossili”.
Ma il progresso tecnologico, una crescente e diffusa sensibilità ambientale, la necessità geopolitica degli Stati di rendere autonomo il proprio futuro energetico hanno contribuito, negli ultimi anni, alla nascita e alla crescita di un nuovo modello energetico che possa traghettare l’umanità verso un destino più pulito e più sicuro. Più intelligente, in fondo.

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